Come Fare: 1 - Il Personal Branding di se stessi

Chi siamo noi? Come lo scopriamo?

Non è facile rispondere a questa domanda. Questo perché la nostra soggettività include sia quello che sento, penso e voglio (Io), sia il modo in cui mi vedo (Me).

Nell’«Io» il soggetto si vede da dentro (in prima persona), mentre nel «Me» si vede da fuori (in terza persona) attraverso l’osservazione diretta – allo specchio o attraverso i Selfie – o mediata dalla considerazione che gli altri hanno di noi.

E già qui nascono i primi problemi. Per il soggetto è molto più facile vedersi da dentro che da fuori. Per questo il Me è spesso più accessibile all’Altro piuttosto di quanto non lo sia a noi.

Allo stesso tempo, però, l’Altro non può vederci dentro, per cui l’accesso al nostro Io è limitato da quello che gli mostriamo noi.

Per cercare di rappresentare graficamente il livello di consapevolezza all’interno della relazione tra Io e Me e tra soggetto e Altro, gli psicologi americani Joseph Luft e Harry Ingham hanno introdotto un modello conosciuto come la «matrice di Johari» (Johari window). In questo modello il livello di consapevolezza si articola in quattro livelli in relazione a Io e Me

In pratica il soggetto si osserva da dentro e da fuori mentre agisce, e attraverso l’analisi di quello che vede diventa progressivamente consapevole delle proprie caratteristiche individuali (identità personale) e della posizione che occupa all’interno della società (identità sociale).

In questo processo i problemi sono due.

Il primo è che ad un certo punto il soggetto smette di agire al di fuori dei contesti in cui ha il controllo (zona di confort - per approfondire leggi qui) per non pagare il costo dell'incertezza e del disagio. E in questo modo si autolimita, diventando come George Gray, il protagonista della famosa poesia di Edgar Lee Master.

Il secondo è che in questo processo gli altri e quello che pensano ha un impatto centrale nel definire la nostra identità sociale. Tuttavia, grazie alle tecnologie digitali e al personal branding, possiamo intervenire in questo processo.

Secondo Wikipedia, l'espressione personal branding (mutuata dalla lingua inglese) indica la capacità di promuovere se stessi, al fine di essere gradito o comunque appetibile nei confronti di una comunità di consociati, con modalità simili a quanto avviene in campo economico, con i prodotti commerciali.

A differenza di altre discipline di miglioramento personale, il personal branding suggerisce di concentrarsi oltre che sul valore anche sulle modalità di promozione.