Che cos'è la Tecnologia Positiva

Nella storia dell’interazione uomo-computer è possibile identificare un trend costante: rendere l’interazione con i nuovi media il più possibile simile a quella che ciascuno di noi ha all’interno di un ambiente reale. In altre parole, renderci "presenti" all'interno dell'interazione con la tecnologia.

E questo ha reso i contenuti tecnologici sempre più delle esperienze aumentandone l’impatto sulla vita quotidiana delle persone. Ma in che modo questa trasformazione può essere utile al benessere delle persone? Come riuscire ad utilizzare la dimensione esperienziale della tecnologia per promuovere la crescita personale e sociale?

Il tentativo di offrire una risposta a queste domande viene da una disciplina emergente, la «Tecnologia Positiva» (TP):

che può essere definita come [per approfondire leggi qui]:

Un approccio scientifico applicativo che usa la tecnologia per modificare le caratteristiche della nostra esperienza personale - strutturandola, aumentandola o sostituendola con ambienti sintetici - al fine di migliorare la qualità della nostra esperienza personale, e aumentare il benessere in individui, organizzazioni e società.

Il quadro teorico psicologico su cui poggia la Tecnologia Positiva è la «Psicologia Positiva», una recente paradigma psicologico i cui fini generali sono conoscere le virtù e le capacità umane, e promuovere queste capacità per permettere ad individui, comunità e società di progredire.

Nel video sotto, Martin Seligman, autore del volume "La costruzione della felicità" racconta che cos'è la Psicologia Positiva:

All'interno di questa visione il corso identifica nella disciplina della tecnologia positiva e nel concetto di engagement gli elementi chiave per creare delle "Tecnologie Trasformative" in grado di migliorare significativamente la nostra esperienza personale.

Per un approfondimento di questo argomento si veda anche l'articolo (in lingua inglese): Transforming Experience: The Potential of Augmented Reality and Virtual Reality for Enhancing Personal and Clinical Change